Inserisci / Modifica Annuncio
Migliaia di alloggi inseriti!
                 X 
 

Località vuoto=tutte
Tipologia Modalità
Periodo gg/mm/aaaa +7   +14 gg
Posti letto
 
Torna indietro
Brindisi
Foto del territorio (by Panoramio)
Brindisi (m.13, ab. 93.000) si protende verso il mare su un promontorio e deve la sua importanza al porto considerato sin dalla remota antichità il più sicuro dell’Adriatico.
Diceva Tacito: “Brindisi che al navigatore era di dolce e sincero approdo”, ed Ennio: “Brindisi cinta da un porto bello e di buon augurio”,e Plinio: “Brindisi è d’Italia il porto per eccellenza”.
Il Galateo nella sua opera Liber De Situ Japigiae affermava : “è noto a tutti che il nome Brundusium significa testa di cervo in lingua messapica o peucezia.Il porto,infatti ha forma di una testa di cervo,le cui corna abbracciano gran parte della città. E’ famosissimo in tutto il mondo, perchè tre sono i porti della terra: Giugno,Luglio e Brindisi, significando che le navi a Brindisi stanno sempre così sicure come sono solite essere per mare durante i mesi di Giugno e Luglio”.

Nella sua storia più che bimillenaria il porto ha avuto sempre una ruolo centrale nella città di Brindisi, sia come funzione militare,che come funzione mercantile. Due i valori che ne hanno determinano l’importanza: l’elememto geografico e la struttura morfologica,per cui l’uomo ha potuto poco quando ha inteso modificarne la natura.

Brindisi, prima città messapica, poi colonia romana e municipio nel 247 a.C., punto di confluenza della via Appia e della via Traiana, ha rappresentato sin dall’antichità il terminale terrestre verso l’Oriente.

Partecipò durante la seconda guerra punica alla resistenza contro Annibale e agli avvenimenti degli ultimi anni della repubblica romana,soprattutto nelle lotte civili tra Cesare e Pompeo.Ottaviano e Antonio vi firmarono nel IV sec.A.C. il Foedus Brundusinum.
Fu questo il momento migliore per la città, la quale deve aver avuto anche una sua vita culturale,favorita forse dalla presenza di Cicerone che durante il suo esilio dimorò qui, presso l’ottimo amico Lenio Flacco Brindisino. In questo periodo sorsero molti maestosi edifici pubblici e privati, di cui oggi restano poche tracce, se si eccettuano le due colonne, definite terminali, della via Appia; durante il terremoto del sec.XVII una cadde e fu trasportata a Lecce per erigere la colonna con la statua di S.Oronzo, santo che aveva salvato il Salento dalla peste.
Lo storico Pasquale Camassa (1858-1941) ipotizza che il “brindisi” del libare sia nato proprio a Brindisi nell’epoca romana. Egli adduce tale convinzione dal fatto che i giovani patrizi giungevano qui da Roma per imbarcarsi per Atene, capitale in quel periodo di tutte le arti e culture. Gli amici e parenti che accompagnavano fino a porto i viaggiatori erano soliti attardarsi in libagioni e formulazione di auguri,inneggiando alla buona fortuna di coloro che partivano. La frase propiziatoria era: “ che gli dei benigni ci facciano ritrovare al tuo ritorno qui a Brindisi per ripetere le libagioni” .Questo modo di fare gli auguri divenne frequente e probabilmente subì via via negli anni queste trasformazioni: “auguriamo come si fa a Brindisi!”, e poi “facciamo Brindisi!”, e poi ancora “ Brindisi”.

Alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, Brindisi seguì le sorti della Puglia continuamente pressata dall’incubo dei Saraceni. Riprese a rivivere intorno al X sec. quando anche nell’Italia meridionale iniziarono a sorgere numerosi centri benedettini.

L’età di Federico II , età dei floridi commerci,dei pellegrinaggi e delle crociate,vide rinascere e fiorire Brindisi. Nel breve giro di decenni sorsero infatti la Cattedrale, il Castello di Federico II, il Chiostro e la chiesa di S.Benedetto, la Chiesa di Cristo, di S.Lucia,S.Giovanni al Sepolcro, di S.Paolo, di S.Maria del Casale.

Gli Angioini e gli Aragonesi dettero alla città un piano organico di sistemazione urbanistica, e la Brindisi che già si era venuta a configurare con il suo tracciato viario, con le sue botteghe artigiane, mutò aspetto.

Il dominio veneziano e poi spagnolo, terremoti ed epidemie portarono la città tra il XVI e il XVIII sec. al crollo economico, migliorato solo dalla apertura del canale che unisce il porto interno a quello esterno. Detto canale era stato ostruito una prima volta da Cesare durante la guerra civile per impedire la fuga di Pompeo ; ed una seconda nel sec.XV da Giovanni Orsini principe di Taranto e conte di Lecce, mediante l’affondamento di navi cariche di pietrame, eseguito per impedire l’accesso ai veneziani. I lavori del porto furono affidati all’ing. Andrea Pigonati,da cui il canale ha preso poi il nome.

La stazione ferroviaria inaugurata nel 1865 e l’apertura di nuove vie di comunicazioni marittime apportarono notevole incremento commerciale, e di conseguenza migliorarono anche le condizioni della città . Negli anni successivi ci fu un grande fervore edilizio, pur rimanendo la città sempre compresa nella cerchia muraria di età angioina.

Intorno al 1950 Brindisi ha cominciato ad espandersi anche in quartieri periferici ed è stata scelta come sede di numerosi complessi industriali: Enichem, Lepetit, Fiat Avio, I.A.M.(industria aeronautica meridionale), Salver, centrali termoelettriche (ENEL).Molta gente ha trovato lavoro, ma l’agricoltura, grande risorsa della zona, è rimasta impoverita di braccia.
A lungo andare la recessione dell’economia mondiale ha influito a ridimensionare queste attività industriali, già provate dal difficile rapporto con la vocazione agricolo-turistica del territorio.
Oggi Brindisi si trova a combattere,spesso impaludandosi nell’annosa questione, sulle modalità di funzionamento delle due centrali elettriche poste a ridosso della periferia, trascurando, a nostro modesto avviso,il discorso della formazione dei giovani e della sollecitazione ad investimenti più in sintonia con le produzioni locali, quali, per esempio i prodotti engastronomici ( vino,olio,ortaggi,ed altre produzioni tipiche).

Cosa c’è da vedere a Brindisi? Innanzitutto, come abbiamo già detto, il porto naturale, uno dei più belli d’Italia, limitato dalla imponente diga di Punta Riso,dagli isolotti delle Pedagne, dal Castello Alfonsino, dal monumento al Marinaio, dal Castello Svevo, dalle Colonne Romane. Esso si presenta al visitatore in tutta la sua importanza per la frequenza dei collegamenti con i Balcani, la Grecia e l’Oriente in generale, oltre che per il moderno e attrezzato porticciolo turistico in località Bocche di Puglia.

L’orientalismo è un motivo ricorrente a Brindisi, città antica e moderna, testa di ponte tra due mondi occidente e oriente, che si incontrano nel segno della pace per scambi turistici,culturali e commerciali.
Di questo richiamo all’oriente si ha un primo esempio con la Fontana Tancredi. Il monumento risale al 1192, quando il re normanno Tancredi d’Altavilla volle erigerlo a ricordo delle nozze celebrate in città tra il figlio Ruggero e Urania di Costantinopoli.
Qui i crociati abbeveravano i propri cavalli prima di prendere il mare verso l’avventura della conquista dei luoghi sacri.

Poco distante dalle Colonne Terminali della via Appia,giacciono i resti di una costruzione romana,che la tradizione indica come la casa in cui morì il grande poeta Virgilio,reduce dalla Grecia.

Il Duomo della città fu costruito verso la prima metà del XII sec.,poi venne quasi interamente ricostruito dopo il terremoto del 1743.Più che per l’architettura,è visitato per i ricordi storici ad esso legati.Nel 1225 Federico II in questa chiesa sposò Iolanda di Gerusalemme;Nell’archivio capitolare si conservano i diplomi dei re normanni, svevi ed angioini, nonché varie bolle pontificie.
Nella piazzetta del Duomo si può ammirare il Palazzo Balsamo,capolavoro probabilmente del 13OO ,con la loggetta ad archi ogivali su archetti romanici.

Una delle più belle costruzioni romaniche della città è il Tempietto di S. Giovanni al Sepolcro,l’antica S.Giovanni dei Greci,poi dei Templari,costruito in tufo di carparo, con l’interno a pianta circolare, e con l’esterno splendido per il portale con protiro e per le due colonne poggianti su leoni.Un tempo il luogo era chiesa di rito greco, poi fu punto di incontro dell’ordine dei Templari prima di scendere giù al porto per imbarcarsi verso la Terra Santa.

La chiesa di S.Benedetto fu eretta nel 1080 dal conte normanno Goffredo.Della struttura originaria si conserva solamente il portale romanico ed un robusto campanile con un piano di trifore.Annesso alla chiesetta resiste ai secoli,quasi integro,un bellissimo chiostro quadrato circondato da un portico con esili colonnine poligonali.Un tempo faceva parte di un convento basiliano.

Uno dei complessi monumentali più importante della città è il Castello Svevo eretto da Federico II di Svevia nel 1226. Della struttura primitiva conserva ancora la pianta quadrata e i quattro torrioni angolari ai quali, due secoli dopo, ne furono aggiunti altri quattro da Ferdinando I d’ Aragona.

Il più insigne e noto monumento del capoluogo è certamente la chiesa di S.Maria del Casale, eretto verso il 1300 da Filippo principe di Taranto e da sua moglie Caterina di Costantinopoli. Di stile romanico ogivale, la chiesa è interessante soprattutto per la facciata con lo stupendo protiro pensile che si stacca dal corpo policromo della intera costruzione. Nell’interno, ad unica navata, vi sono affreschi di composizione bizantineggiante, tra i quali risalta il Giudizio Universale di Rinaldo da Taranto.

Di epoca rinascimentale,sono le due possenti porte delle mura di Carlo V, Porta Napoli e porta Lecce, ricche di torrioni e stemmi.
Altre info: http://it.wikipedia.org/wiki/Brindisi
 
Alloggi privati nelle vicinanze
Appartamento a Cellino San Marco (BR) n.6441 Aggiungi negli appunti
Posti letto: 3 - Mq: 150
Distanza da Brindisi: 10.53 Km
Appartamento a Mesagne (BR) n.7006 Aggiungi negli appunti
Posti letto: 3 - Mq: 150
Distanza da Brindisi: 10.54 Km
 
Località vicine
 

 
Pubblicità Case Vacanza | Pubblicità Hotel-Campeggi-B&B
Home | F.A.Q. | News | Siti Partners | Informazioni legali e Cookie Policy | Contattaci
Copyright © 2000-2024 SalentoVacanze.COM | Partita IVA 04396970750 | Tutti i diritti riservati
Iniziativa con il Patrocinio di
Comune
di Brindisi
Comune
di Lecce
Comune
di Taranto
Provincia
di Brindisi
Provincia
di Lecce
Provincia
di Taranto