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Oria
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Foto del territorio (by Panoramio)
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Sugli unici rilievi che sono tra Brindisi e Taranto si estende Oria. Le sue origini, antichissime e illustri,rimangono ancora avvolte nel mistero. Da quanto ci rivelano i vasi e le monete rinvenute nelle tombe,forse fu Hyria,capitale messapica e città ricchissima. Si è certi,però,che Oria svolse un ruolo di preminente importanza sia al tempo dei Messapi che sotto il dominio di Roma e,più oltre, nel Medio Evo. Per la sua importanza e per la sua naturale posizione strategico-geografica,fu teatro delle numerose guerre che sconvolsero la regione. Assediata da Annibale,riconquistata da Fabio Massimo,fu distrutta dai Goti nel 547 e poi dai Saraceni nel 924. Fra il IX e XI sec.vi fiorì una rinomatissima colonia ebraica:il"ghetto" è ancora riconoscibile nella cosiddetta "giudea",nei pressi di Porta degli Ebrei. Cadde poi sotto il potere dei Normanni,degli Svevi,degli Angioini,degli Spagnoli.Finalmente brillò di viva luce al tempo in cui fu saggiamente amministrata dalle nobili famiglie dei Borromeo e degli Imperiali. La vita di Oria fu densa di alterne vicende che oggi sembrano snodarsi, nel racconto, quasi ai confini della leggenda e della fantasia; e invece è storia di intensa azione vissuta con tenacia e dignitosa fierezza. Dal piazzale dove sorge la Cattedrale,a 30 m. sul livello del mare,si gode il panorama di una parte del Tavoliere. Molto bella è la facciata barocca della Cattedrale; l'alta cupola coperta di tegole smaltate,a diversi colori,è in strano contrasto con la sagoma severa del Castello Svevo che sorge poco distante.Degni di nota sono anche la messapica Torre Palomba o "Carbara", il settecentesco Sedile in piazza Manfredi,la bella chiesa di S. Sebastiano,la vetusta chiesa di "Gallana".
Nel vecchio centro dalle strette vie e dalle bianche case di calce a tetto basso, è incastonato il Castello (del 1225),uno dei più mirabili e grandiosi esempi di architettura militare che Federico II abbia dato all'Italia.Le torri del Salto,del Cavaliere e dello Sperone delimitano lateralmente la pianta triangolare dell'imponente fortezza, nel cui interno vi è una grandiosa piazza d'armi capace di contenere all'epoca più di 5000 uomini. Fortezza quasi inespugnabile, durante l'assedio del 1255 Manfredi vi fece impiccare il difensore Tommaso da Oria. Nei secoli successivi subì ancora altri assalti. San Barsanofio stesso,patrono di Oria,secondo la legenda, apparve minaccioso al comandante spagnolo che,nel 1503,aveva dato ordine di far brillare una mina per aver ragione della resistenza dei francesi asserragliati nel castello. Attualmente in una delle sale è sistemata la collezione archeologica(statuette fittili, vasi apuli, monete, elementi architettonici ed altro) dei conti Martini Carissimo, proprietari del castello.
Nei primi giorni del mese di Agosto nella città di Oria si svolge il Corteo Storico di Federico II e il Torneo dei Rioni,manifestazione che rievoca quella bandita dall'impertore di Svevia per le sue nozze con Isabella di Brienne. L'avvenimento, veramente spettacolare, presenta oltre 400 figuranti in costume d'epoca.I quattro rioni del paese Castello, Giudea,Lama e S.Basilio lavorano alacremente tutto l'anno per poi esibire la forza dei propri atleti e la bellezza delle proprie dame.I balconi si ammantano di drappi colorati,le strade si ornano di pennoni e bandiere, le movenze coreograficche dei vessilliferi sembrano danze, maestoso è il portamento delle nobili dame,lo squillo delle chiarine e il rullo dei tamburi risuonano ovunque, e inoltre danzatori, acrobati falconieri invadono tutte le vie. L'intero paese è in movimento, pronto per la giostra che si svolge nella piazza principale e che richiama tantissimi turisti dalle non lontane marine dell'Adriatico e dello Jonio.
A qualche chilometro di distanza dalla città di Oria,al centro di una vasta pianura,si trova il santuario di S.Cosimo alla Macchia,molto conosciuto e venerato nei paesi limitrofi. Al santuario sono annessi attrezzati impianti ricettivi ed un vasto giardino zoologico. |
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