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Galatina
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Foto del territorio (by Panoramio)
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Tradizionale centro agricolo importante per la produzione di vini. Colonia greca nel Medioevo, poi contea di Soleto, raggiunse il suo massimo splendore sotto gli Orsini del Balzo. Tra il ‘500 ed il ‘600 visse il momento artistico più glorioso, le tracce le troviamo nei palazzi gentilizi Vernaleone, Venturi, Gorgoni e Congedo. Nella piazza centrale c’è la Chiesa barocca dei S.S. Pietro e Paolo (sec. XVII) realizzata dall’architetto G. Zimbalo; il vasto interno è a tre navate a croce latina. A Galatina sopravvive ancora l’antico rito popolare del “tarantismo” che si svolge il 29 Giugno proprio durante la festa dei S.S. Pietro e Paolo; in quel momento i “tarantati” vittime del morso della tarantola, assaliti da smanie e fremiti, al ritmo frenetico dei tamburelli ballano la “pizzica pizzica” e chiedono la grazia della guarigione a San Paolo. Tale fenomeno affonda le radici nei riti orgiastici della Magna Grecia. Il monumento più importante di Galatina è la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, raro esempio di architettura gotica nel Salento, edificata da Raimondello Orsini nel 1391. La facciata tricuspidale romanica è provvista di tre portali, notevole é quello centrale fiancheggiato da colonne poggianti su due statue di leoni; l’architrave contiene un prezioso bassorilievo. L’interno è ricco di splendidi affreschi; importante è il coro ligneo-gotico del sec. XV. I principi Orsini del Balzo sono sepolti qui. Il bel centro storico è impreziosito da vari edifici nobiliari, molti dei quali in ottimo stato. Nel Museo Civico sono raccolti molti dipinti di artisti galatinesi. Oggi Galatina è tra i centri più importanti ed attivi del Salento: i prodotti dell’agricoltura, olio-vino tabacco- vengono lavorati negli opifici locali, molto coltivata è la patata. Tra le industrie: opifici per la frangitura delle pietre, cementifici, tipografie, fabbriche di ceramica artistica e per la concia delle pelli. A Galatina sono nati il musicista G. Lillo (1814), lo scultore G. Martinez (1892), il pittore Gioacchino Toma, considerato uno dei maggiori rappresentanti della scuola napoletana dell’Ottocento. |
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